-
-
RELAZIONE
Contenuto e Relazione
Senza sapere cosa dire è difficile comunicare. La sostanza di un progetto nasce da un lavoro difficile di ascolto, confronto, gestione e relazione, ma anche quando è chiara a noi stessi la sostanza c’è il passaggio critico di trasmetterla ad altri. Bisogna attivare un’altra relazione che si serve di un linguaggio fatto di immagini, parole, simboli e suoni. Le organizzazioni del futuro sono chiamate a sostituire il marketing con il societing, a interrogarsi sulle relazioni con gli stakeholder e a valorizzarle. I contenuti, veicolati spesso da uno schermo, servono a creare relazioni, ed è solo grazie alle relazioni che si possono migliorare i propri contenuti.
In un’economia moderna l’obiettivo è creare consapevolezza e far comunicare in maniera reciprocamente vantaggiosa organizzazioni e persone.
Il nocciolo, il succo, la pelle: sono tutti elementi da curare per coltivare la crescita di valore condiviso.
-
-
NARRAZIONE
Contenuto e Storytelling
Ogni crisi è un cambiamento e una rinascita.
Lo Storytelling è la scienza della narrazione che accompagna il cambiamento raccontandolo.
Una bella trama non è una banale storia del passato, ma una costruzione di futuro. Le informazioni, in questo senso, sono fili da scegliere, da unire attraverso un progetto che sia utile e chiaro nella sua funzione. La capacità di tirare le fila crea un risultato più o meno efficace, una trama, appunto, che da vita a un tessuto bello e resistente. Per come lo intende deep:z lo storytelling interpreta la comunicazione come trasparenza e l’innovazione come responsabilità. Una narrazione che può essere transmediale e passare attraverso strumenti di comunicazione solo apparentemente distanti tra loro: partire da un house organ, attraversare un report di sostenibilità, parlare alla stampa, approdare su un’app e viaggiare su una pagina di FB. Dei mezzi si occupano altri, deep:z si occupa di dare espressione a dialoghi che insieme sono narrazione.
-
-
RESPONSABILITÀ
Contenuto e Accountability
Lo standard AA1000 definisce l’accountability come quella attività che fa leva su tre principi chiave:
• la trasparenza, intesa come la capacità di “rendere conto” agli stakeholder
• la rispondenza, intesa come capacità di dare risposta alle aspettative degli stakeholder
• la conformità alle norme di legge, agli standard, ai codici, ai principi, alle politiche ed altri regolamenti volontari.
Rendere conto in maniera efficace. La capacità di rendere conto agli stakeholder delle decisioni, azioni ed impatti è una condizione fondamentale ai fini della trasparenza, del coinvolgimento e dell’inclusione. Così si costruisce la responsabilità sociale di un’organizzazione.
-
-
CURA
Cura del contenuto
Secondo P.H. Sullivan, autore del libro Profiling from Intellectual Capital, la conoscenza è l’informazione che genera valore. Per generare valore l’informazione non dev’essere solo verificata ma va resa comprensibile e accessibile ai naturali processi cognitivi. La cura dei contenuti è spesso confusa con l’aggregazione acritica di notizie su un certo argomento: è come pensare al curatore di un museo come a un trasportatore o a un custode di quadri.
In realtà chi naviga su web spesso va a caccia di giornalismo, cioè della “mediazione intellettuale di chi lavora sulle notizie rispetto al puro e semplice fatto” (fonte odg). La cura editoriale dei contenuti permette di rendere accessibile e usabile un prodotto informativo (report, notizie, osservatori,presentazioni...) e di interagire con esso, qualunque sia la sua funzione.
-
-
IDENTITÀ
Contenuto e Branding
Il nostro più grande capitale è l’insieme di valori che costruiscono la nostra identità. Grazie a quello riusciamo a catalizzare senza grandi sforzi la fiducia e la simpatia di coloro con i quali possiamo avere relazioni soddisfacenti. Si parla ormai di branding, cioè di esplorazione e comunicazione dell’identità della marca, anche per il singolo professionista o per lo startupper che deve convincere i finanziatori della sua affidabilità. Si fa branding trasmettendo cultura e costruendo comunità, ad esempio con i propri collaboratori.
Il pubblico, va ricordato, altro non è se non un’associazione di estranei che pensano di avere qualcosa in comune. Creare contenuti coerenti con la propria identità dà forza all’organizzazione e crea ambienti culturali in cui gli individui (consumatori, cittadini, lavoratori..) possono riconoscersi.
-
-
PICCOLO
MANIFESTO
SULLA
BELLEZZA
La bellezza è quel luogo di condivisione dello spirito di trascendenza che è in ognuno di noi, è occasione di empatia e di unione per gli esseri umani.
La bellezza ha le sue regole: autenticità, originalità, armonia, semplicità.
La sua magia è quella di sorprendere facendo emergere qualcosa di già visceralmente conosciuto. È ispirazione e aspirazione, confine intimo di sensazioni universali in un mondo terreno. È cura, accettazione, compassione del visibile, chi ne coglie il linguaggio comune può definirsi artista, ma facilmente si definirà artigiano al superlativo.